La Basilica di San Marco a Venezia rappresenta uno dei simboli della città lagunare, non solo da un punto di vista religioso. Oltre a chiamare a sé i fedeli di tutta la laguna e dei suoi dintorni, infatti, è questa splendida architettura che testimonia la ricchezza di Venezia nel passato e nel presente. Cupole orientaleggianti, misteri nascosti tra le guglie e statue d’oro hanno ispirato alcuni dei nostri gioielli della collezione Cupole e altri legati alla mitologia.
L’arte all’interno della Basilica di San Marco a Venezia
Costruita a partire dall’anno 832 per ospitare le spoglie di San Marco, questa imponente architettura ha avuto uno storia straordinaria, che ha seguito le vicende storiche ed economiche della Serenissima. Nel suo momento di maggiore splendore e commercio con l’Oriente, le cupole luccicanti di San Marco si sono ispirate proprio ai luoghi più lontani da cui arrivavano spezie, pietre preziose, tappeti e quello stile inconfondibile che caratterizza Venezia.
Sono proprio le cupole, ispirate alle maestose moschee dell’Oriente, a rendere unica la Basilica di San Marco tra tutte le più belle chiese d’Italia. Si vedono da lontano, luccicano nel sole della laguna e sbucano come nuvole dorate sopra la foschia dei giorni autunnali. Non è un caso che il nostro anello con la cupola sia così amato: raffigura in versione stilizzata uno degli elementi caratteristici della Basilica di San Marco.
E se dall’esterno a dominare sono le cupole, nella Basilica di San Marco l’interno non è certo da meno. I mosaici bizantini hanno dato alla Basilica il soprannome di “chiesa d’oro”, mentre i pavimenti riccamente decorati hanno ispirato il nostro anello con il rosone. Un’altra chicca della meravigliosa architettura che, attraversando i secoli, mescola stili e materiali diversi per un luogo veramente magico sia per i credenti che per gli appassionati d’arte.
La simbologia della Basilica e i suoi significati
Sul pavimento della Basilica di San Marco a Venezia si scorgono appunto i rosoni, ispirati all’arte gotica, ma non sono gli unici elementi simbolici all’interno del luogo di culto. Chi osserva con attenzione troverà una losanga in porfido bianco nel luogo esatto in cui Federico Barbarossa si inginocchiò al Papa Alessandro III. Il gesto pose fine alla guerra del 1100 tra papato e Sacro Romano Impero.
Sacro e profano si intrecciano, come nella maggior parte delle architetture religiose che con il tempo diventano simbolo della città. Così all’interno della basilica di San Marco si trovano decorazioni come il dodecaedro stellato, simbolo di Venere, e un rinoceronte che, secondo la simbologia pagana, dovrebbe tenere le malattie lontane dalla città lagunare. Il tutto sotto l’occhio vigile di San Marco, le cui spoglie sono conservate qui dopo il loro rocambolesco salvataggio ad Alessandria d’Egitto.
Insomma, simboli religiosi e simboli pagani, arte naturalista e ricordi della storia politica raccontano tutte le fasi della Serenissima. Il Sacro Romano Impero e i suoi fasti, la Repubblica con le sue ricchezze commerciali, la decadenza di una città che rimane ancora oggi un crocevia di popoli, culture e misteri. Al centro lei, la più preziosa delle decorazioni: la Pala d’Oro, uno dei migliori pezzi di arte bizantina nel mondo.
La Basilica di San Marco e il simbolo del Leone
Non si può parlare di Venezia né di San Marco senza nominare l’animale che rappresenta entrambi. Ѐ il leone, raffigurato sia sulla Basilica di San Marco che fuori, nella piazza antistante. Lui accoglie gli ospiti che arrivano dalla terra e dal mare e ricorda a tutti la potenza di Venezia (non a caso, è anche il simbolo della città e della Regione Veneto).
Ma perché proprio il leone? Secondo l’iconografia cristiana, si tratta di una delle quattro creature che appaiono nei versetti dell’Apocalisse e che rappresentano i quattro evangelisti. La tradizione vuole che sia proprio Marco il Santo legato a questo animale, per la forza della Parola del Vangelo e per la sua identificazione con l’elevazione spirituale (rappresentata dalle ali).
Anche il leone di San Marco è entrato di diritto tra i simboli che ispirano Ellius e i suoi orafi. Puoi portarlo con te nell’anello della collezione Mitologia e avere da lui un potente ricordo della forza fisica e spirituale che accompagna i veneziani, popolo resiliente e capace, amante dell’arte e della simbologia divina.