Il cavaliere medievale è una figura che da sempre affascina gli amanti della storia e dell’arte.
Del resto, i cavalieri medievali e gli ideali della cavalleria hanno ispirato particolarmente la letteratura medievale. E’ il caso dei cicli letterari, come il Ciclo Carolingio, in cui si celebrano i leggendari compagni di Carlo Magno e il ciclo Bretagna, da tutti conosciuta come la leggenda di Re Artù e la tavola rotonda.
Ma vediamo perché il cavaliere medievale ha così tanto affascinato Ellius, al punto da ispirare un’intera collezione, da uomo e da donna.
I cavalieri Medievali
Chi erano i cavalieri medievali?
Si sente spesso parlare di loro e delle loro gesta, ma proviamo ad addentrarci nell’evoluzione che questa figura ha avuto nel corso del Medioevo.
Il cavaliere, nell’Alto medioevo, era considerato di bassa nobiltà. Fu solo nel periodo cosiddetto del Basso Medioevo, che va all’incirca dal 1300 al 1550, che venne associato agli ideali di cavalleria, per come poi si sono trasmessi nel tempo.
I cavalieri medievali erano dei vassalli al servizio dei signori, a cui prestavano fiducia e lealtà e da cui, in cambio, ricevevano beni primari, come vitto e alloggio, ma anche armature e cavalli, fino a porzioni di terreni (i feudi).
La maggiore abilità dei cavalieri era la guerra a cavallo e il rito dell’investitura rappresentava sicuramente uno dei momenti più importanti nella vita di un cavaliere.
La cerimonia di Investitura si celebrava durante un evento importante, come ad esempio un matrimonio di un nobile o del re, oppure durante festività come il Natale o la Pasqua.
È durante la cerimonia dell’investitura che il cavaliere medievale esprimeva il suo giuramento, che veniva consacrato attraverso il tocco della spada, da parte del maestro della cerimonia, sulle spalle del nuovo cavaliere.
Codice Cavalleresco
Se all’inizio il codice cavalleresco significava soprattutto lealtà al proprio signore e, quindi, professionalità militare, durante il Medioevo i valori cambiano notevolmente.
Infatti, il codice cavalleresco, si trasforma pian piano in un vero codice sociale intriso di valori, quali gentilezza e nobiltà.
Saranno poi le gesta e soprattutto i racconti di quel periodo a imprimere definitivamente il significato che adesso conosciamo di “codice cavalleresco”.
Sono molte, infatti, le opere che narrano del cavaliere del Medioevo e del codice cavalleresco, ponendo questa figura come paladino di alti valori, come amicizia e lealtà.
Da allora, nell’immaginario collettivo, la figura del cavaliere è passata da quella del mero guerriero a cavallo a quella dell’uomo gentile e cortese, al servizio dei più deboli.
Inoltre, ai cavalieri medievali viene associato con il tempo anche il concetto di amor cortese, in quanto questa figura dedica la sua vita all’amore di una sola donna, a cui prestava fedeltà e a cui dedicava le sue grandi gesta.
Dunque, oltre alla lealtà verso il proprio signore, l’integrità morale e il valore fisico, vengono attribuiti ai cavaliere medievali virtù più alte, quali coraggio, lealtà, difesa dei deboli e rispetto per le donne.
Sono proprio questi ideali ad ispirare e a far innamorare Ellius di questa figura immortale della nostra storia.
I tornei e le giostre
In momenti di pace, nel Medioevo, era usanza organizzare dei tornei o delle “giostre”, che vedevano i cavalieri sfidarsi l’un l’altro.
Il cavaliere medievale a cavallo era solito sfilare per tutto il campo prima dell’inizio del torneo, indossando la sua armatura bellica e lo stendardo del feudo che rappresentava.
I tornei erano, di solito, degli sport marziali, in cui simulavano un vero e proprio combattimento e in cui molti erano i feriti a fine torneo.
Diversa, invece, era la giostra, più simile ad un concorso popolare, in cui due cavalieri, armati di lance in legno smussate, dovevano colpire fino a disarcionare l’altro.
Il vincente aveva il diritto di prendere cavallo e armatura del cavaliere perdente. Alla fine della giostra, canti e balli rallegravano l’evento.
La collezione cavaliere
La collezione cavaliere di Ellius riprende valori e simboli del periodo medioevale e li riporta in gioielli dal carattere unico, realizzati con cura da sapienti mani orafe, in argento 925.
L’elmo crociato, ad esempio, è un elemento ricco di simbologia, perchè faceva parte di un’armatura in metallo pesante e veniva indossato dai cavalieri per difendersi dagli attacchi durante le battaglie.
Orecchini, collane e bracciali di Ellius lo ridisegnano e lo arricchiscono con pietre bianche, nere, o colorate, rendendolo un gioiello originale.
E’ il caso degli orecchini cavaliere asimmetrici, in cui lo scudo, l’elmo e la lancia si combinano insieme, dando vita ad un gioiello moderno, ma carico di valori senza tempo.
Altro elemento presente in collezione è la lancia da giostra.
Questa lancia richiama quella utilizzate dai cavalieri medievali per scontrarsi tra loro durante le giostre.
I gioielli della collezione cavaliere acquisiscono un carattere moderno ed elegante, grazie alle pietre che li arricchiscono. Gli orecchini lancia da giostra, disponibili in diverse versioni, sono il regalo perfetto per una donna dinamica e forte.
La sfilata del cavaliere viene omaggiata, invece, attraverso gli anelli e i bracciali rigidi che riportano in rilievo i disegni del cavaliere a cavallo.
L’anello sfilata del cavaliere è disponibile nella versione da uomo e da donna.
La collezione cavaliere si è di recente ulteriormente arricchita con le collane rosario:
alla moda, ma cariche di carattere, riportano nelle diverse versioni i simboli del cavaliere.
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